Aprire eCommerce: come iniziare a vendere online [Guida 2022]

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Se hai un azienda locale, e vuoi sapere come puoi aprire un eCommerce, per iniziare a vendere online, allora sei nel posto giusto.

In questo articolo, che è una vera e propria guida, vedremo tutto quello che devi sapere se vuoi iniziare a vendere online i tuoi prodotti.

Come abbiamo visto all’interno della guida su come trovare clienti online, l’eCommerce risulta essere uno strumento di vendita online particolarmente utile sia per chi vende prodotti B2C, ma anche per chi vende B2B, oppure entrambi.

Cosa devi sapere prima di aprire un eCommerce

Un errore che molti imprenditori compiono quando pensano di aprire un eCommerce, è che basta creare un sito web ed il gioco è fatto.

Magari, si trovano ad investire migliaia di euro in Web Agency che creano siti eCommerce, ma puntualmente, si ritrovano con soldi spesi, ma senza nessuna vendita.

In realtà, purtroppo, o per fortuna, non è il sito web l’unica cosa di cui preoccuparsi.

Anzi, in realtà, creare un sito web, con gli strumenti che esistono oggi, è la parte più semplice.

La verità è che per aprire un eCommerce, oltre alla creazione del sito web, hai bisogno di fare di tre cose:

  • Portare traffico sul tuo sito web
  • Convincerle che il tuo prodotto è quello giusto
  • Aumentare il CLV (valore economico di un cliente)

Abbiamo anticipato come portare traffico, aumentare le conversioni ed il CLV nell’articolo dedicato al Funnel Marketing, tuttavia, in questo articolo, andremo a vedere nel caso specifico dell’eCommerce.

Non perdiamoci in chiacchiere, ed andiamo a vedere innanzitutto come creare un sito web, e poi successivamente andremo a vedere come portare traffico, aumentare le conversioni, ed il CLV.

Come creare un sito eCommerce

Nella stragrande maggioranza dei casi, non hai bisogno di spendere migliaia di euro per creare un sito web per mano di una Web Agency.

Grazie agli strumenti esistenti oggi, puoi creare un eCommerce in totale autonomia, spendendo poche decine di euro al mese, anche se hai zero competenze nel digitale e non hai mai creato un sito prima d’ora.

Così facendo, potrai direttare quello che il è il budget, nel marketing, che è la cosa più importante, almeno in questa fase. Eventuali miglioramenti, possono essere sicuramenti fatti in un secondo momento.

La migliore piattaforma per creare un eCommerce disponibile oggi, è sicuramente Shopify.

Creare un sito eCommerce con Shopify

Utilizzando la piattaforma Shopify, potrai creare un eCommerce completo in tutte le sue funzioni, grazie ad un abbonamento economico che parte da 27€ al mese.

Apri eCommerce con Shopify

Prima di pagare, puoi tranquillamente smanettare grazie ad una prova gratuita di 14 giorni che ti permetterà di iniziare a prendere confidenza con questo strumento per creare il tuo eCommerce.

Se sei intenzionato ad aprire il tuo eCommerce, ti consiglio di farlo cliccando qui, in modo da avere ben 90 giorni, invece degli standard 14, di prova gratuita.

Grazie a questa prova gratuita prolungata, offerta gentilmente da Shopify, avrai ben tre mesi per impostare il tuo negozio online, senza spendere denaro.

Se hai difficoltà a comprendere come funziona Shopify, su YouTube sono presenti tanti video-corsi gratuiti su come creare uno store con Shopify, proprio per questo motivo che ti rimando al video su YouTube di Matteo Di Cristina che ti mostra in modo dettagliato come creare ed impostare il tuo sito eCommerce con Shopify.

Creare un sito eCommerce con WooCommerce

Se hai confidenza con WordPress, WooCommerce potrebbe essere una valida alternativa.

A differenza di Shopify, la versione base di WooCommerce è gratuita, tuttavia sono a pagamento tutte le estensioni che ti permettono di aggiungere funzionalità al tuo negozio online.

negozio online con Woocommerce

Chiaramente, essendo hostato sul tuo server, dovrai provvedere ad avere un piano hosting ed un dominio.

Se hai dimestichezza con le tecnologie, sicuramente WooCommerce è una soluzione molto più flessibile rispetto a Shopify.

Creare un sito eCommerce con Wix

Un ulteriore alternativa ai due presenti qui sopra, è sicuramente Wix.

Personalmente, non amo particolarmente questa soluzione, in quanto risulta essere la meno flessibile in assoluto, sopratutto per le necessità che indubbiamente nasceranno nel momento in cui vogliamo scalare il nostro progetto online.

Dall’altra parte, meno flessibilità, vuol dire sicuramente più facilità di utilizzo, quindi potrebbe essere utile nel caso in cui vuoi creare un sito velocemente, solamente per validare la tua idea, per poi passare a soluzioni più professionali.

Come portare traffico sull’eCommerce

Ora che abbiamo creato il nostro eCommerce, dobbiamo portare traffico.

Per traffico, si intende sostanzialmente persone potenzialmente interessate ad acquistare il nostro prodotto, che si tratti di privati nel caso del B2C, o di altre aziende nel caso del B2B.

Come abbiamo detto prima, il solo fatto di aver creato il sito, non vuol dire che magicamente arriveranno nuovi clienti pronti ad acquistare i nostri prodotti.

Ecco perchè, una volta che abbiamo creato il nostro eCommerce, dobbiamo comprendere quali possono essere le fonti di traffico più adatte al nostro caso specifico.

Vediamo quindi alcune delle fonti di traffico che possiamo utilizzare, ma prima di farlo, è bene comprendere che esistono tre principali fonti di traffico, ovvero il traffico a pagamento, il traffico guadagnato, ed il traffico da Joint Venture.

Andiamo con calma, e vediamo una per volta.

Traffico a pagamento per eCommerce

Esistono tante fonti di traffico a pagamento che è possibile utilizzare, tuttavia, il novanta percento del traffico a pagamento, per quanto riguarda il B2C, viene controllato da Facebook Ads e Google Ads.

Per quanto riguarda invece il B2B, principalmente da Google Ads e Linkedin Ads.

Facebook Ads per eCommerce

Facebook Ads viene utilizzato principalmente da quegli eCommerce con prodotti B2C, dato il target che utilizza i prodotti di Meta, azienda madre di Facebook, tra cui troviamo proprio Facebook, ma anche Instagram.

Tuttavia, è bene chiarire che in alcuni casi può essere utilizzato anche per un target B2B, oppure per effettuare operazioni di Remarketing per le persone che hanno già interagito con noi.

Al giorno d’oggi esistono tantissime risorse gratuite che puoi trovare in giro per il web su come lanciare la tua prima inserzione, proprio per questo motivo che in questa sede non andremo nel tecnico.

Il mio scopo all’interno di questo articolo è quello di aiutarti ad avere una visione generale di quelli che sono gli strumenti che potresti utilizzare per aprire un eCommerce.

Google Ads per eCommerce

A differenza di Facebook, Google Ads può essere utilizzato da quegli eCommerce sia B2B che B2B, dato che a differenza della casistica precedente, è possibile intercettare la domanda attiva per un prodotto o servizio.

All’interno della piattaforma pubblicitaria di Google Ads, troviamo la possibilità di effettuare inserzioni di diverso tipo, le più diffuse e conosciute sono le Ads Ricerca, ovvero i risultati sponsorizzati nei risultati di ricerca di Google, le Ads Display, ovvero i banner che troviamo quando navighiamo sui siti, oppure YouTube Ads, che in quest’ultimo hanno visto un esplosione di inserzionisti grazie alle ottime prestazioni per alcuni prodotti o servizi.

Come nel caso precedente, non mi dilungherò nei tecnicismi, grazie anche alle immense risorse offerte da Google che puoi consultare gratuitamente.

Linkedin Ads per eCommerce

Se hai un prodotto specifico per una nicchia B2B, allora Linkedin Ads è lo strumento pubblicitario che più fare al caso tuo al fine di intercettare il tuo target.

Come Facebook Ads, è un tipo di piattaforma pubblicitaria che si basa sulla domanda latente, proprio per questo motivo che prima di cimentarsi nel creare la tua prima inserzione su Linkedin Ads, è bene comprendere qual è il nostro target, e qual è l’angolo d’attacco con la quale vogliamo attirare la sua attenzione.

Traffico guadagnato per eCommerce

Molti considerano questo, come traffico “gratuito”.

Non amo particolarmente chiamarlo traffico gratuito, in quanto, niente è sicuramente gratuito.

Se ad esempio parliamo di SEO Google, quindi posizionamento sul motori di ricerca, se da una parte possiamo considerare il fatto che arrivano persone al nostro eCommerce senza pagare, è pur vero che indubbiamente è stato investito tempo affinchè questo accade.

Inoltre, se si tratta di una nicchia particolarmente competitiva, indubbiamente sono necessari investimenti in Link Building, Consulenze con esperti a vario titolo, Risorse Umane per la realizzazione dei contenuti, ed altre spese accessorie.

Proprio per questo motivo che a mio avviso il termine più corretto è “traffico guadagnato”.

SEO Google per eCommerce

Quando parliamo di SEO sui motori di ricerca, si parla quasi sicuramente di posizionamento Google, dato che si tratta del motore di ricerca più diffuso nella stragrande maggioranza dei paesi del mondo, ad eccezione della Russia (dove lì abbiamo Yandex.ru) e della Cina (lì invece abbiamo Baidu).

Come ho già anticipato prima, la SEO richiede indubbiamente degli investimenti affinchè il tuo eCommerce venga presentato sui primi risultati del motore di ricerca, che si tratti di attività di ottimizzazione On-Site ed Off-Site, consulenze da parte di esperti, o risorse umane che ti aiutino nella gestione della fonte di traffico.

Se devo essere onesto, reputo la SEO sui motori di ricerca, una fonte di traffico fondamentale per un eCommerce, seppur molti imprenditori tendono a far prevalere la propria attenzione su fonti di traffico a pagamento.

La verità, è che seppur la SEO non da soddisfazioni a breve termine, te ne darà sicuramente nel lungo periodo, sopratutto nel momento in cui si ottiene il massimo risultato con la minima resa in termini di investimento e ritorno sull’investimento.

Ho creato un intera guida sulla SEO per eCommerce a cui ti rimando se vuoi approfondire quelle che sono le strategie che puoi mettere in pratica per generare fatturato grazie alle ricerche organiche.

Social per eCommerce

Tra il traffico guadagnato, rientra sicuramente il traffico che deriva dal possedere pagine e profili che hanno un certo seguito su social network come Facebook, Instagram e TikTok.

A differenza della SEO per i motori di ricerca, questa non è tra le fonti di traffico guadagnato che preferisco.

Seppur può essere utile avere una presenza social per favorire un trust nei confronti del nostro brand, i social network tendono a ridurre sempre di più la portata dei post organici per favorire quelli a pagamento.

Mentre il tempo utilizzo di un social network rimane lo stesso, aumentando sempre di più il numero di contenuti generati dagli utenti, si riduce automaticamente la portata di ogni singolo contenuto non sponsorizzato.

Tuttavia, se cavalchiamo l’onda iniziale dei social network, dove i contenuti non sono ancora abbastanza tale da non portare gli algoritmi a ridurre la portata di ogni singolo post, possiamo ottenere grosse soddisfazioni.

Questo è ad esempio il caso di Facebook e Instagram nel 2015, o di TikTok nel 2020.

Traffico da Joint Venture

Per traffico da Joint Venture si intende quella tipologia di traffico a cui abbiamo accesso, ma che non abbiamo acquistato direttamente, o non lo abbiamo guadagnato direttamente.

Vediamo le principali due fonti di traffico da Joint Venture.

Affiliate Marketing

Un esempio di traffico da Joint Venture potrebbe essere l’Affiliate Marketing.

In sostanza, l’affiliate marketing consiste nel pagare una commissione a colui che possiede del traffico composto da persone analoghe alla tua buyer persona, per ogni vendita generata sul nostro eCommerce.

Sia che tu sia nel B2C, che nel B2B, puoi utilizzare l’Affiliate Marketing.

Ti faccio un esempio veloce per ognuno dei due.

Mettendo caso che tu abbia un eCommerce di cosmetici, potresti pensare di fare una Joint Venture con un centro estetico che possiede una lista di clienti, o qualunque sia la forma di traffico a cui quest’ultimo ha accesso.

Oppure, mettendo caso che tu venda refrigeratori industriali, potresti pensare di fare lo stesso con una azienda che si occupa di manutenzione industriale.

Influencer Marketing

L’influencer marketing, è in realtà possibile catalogarlo sia come forma di traffico a pagamento, e sia come traffico di Joint Venture, a seconda dell’accordo preso con l’influencer.

Viene considerato influencer, la persona che possiede una certa visibilità su una piattaforma social.

Solitamente quindi, l’influencer è colui che propone il nostro prodotto, al proprio traffico guadagnato.

L’influencer marketing è diffuso sopratutto per il B2C, e sopratutto se si tratta di un target giovanile.

Come aumentare le conversioni dell’eCommerce

Portare persone sul nostro eCommerce, non è garanzia di generare vendite.

Nel momento in cui inziamo a portare le prime persone sul nostro eCommerce, inizia il nostro lavoro iterativo nel comprendere quello che sta funzionando e quello che non sta funzionando.

Si tratta di un lavoro continuo, che va fatto non una tantum, bensì da ora in poi, sempre.

Per aumentare le conversioni vanno fatte continue valutazioni, analizzando i dati raccolti strada facendo, di quello che sta funzionando e quello che invece non sta funzionando.

Le valutazioni partono dal target, quindi dalla Buyer Persona, sino ad arrivare alla facilità di effettuare il pagamento sul nostro eCommerce.

Di supporto alle nostre valutazioni, ci devono essere quindi dati, e per farlo ci serviamo di strumenti come Google Analytics, HotJar, Sondaggi, Reviews dei nostri clienti ed i dati che provengono dalle varie piattaforme pubblicitarie.

Come aumentare il fatturato dell’eCommerce senza acquisire nuovi clienti

Sino a questo momento abbiamo visto come puoi creare il tuo sito eCommerce, quali sono le fonti di traffico che potresti pensare di utilizzare per portare traffico sul tuo eCommerce e come aumentare le conversioni, quindi fare in modo che arrivino le prime vendite.

Tuttavia, per aumentare il fatturato, quindi vendere di più, non devi solamente trovare nuovi clienti, bensì devi anche mettere in pratica quelle strategie che ti permettono di aumentare lo scontrino medio, oppure aumentare la ricorrenza degli acquisti da parte dei clienti.

L’errore che commette la stragrande maggioranza degli imprenditori è infatti quello di sopravvalutare la necessità di trovare nuovi clienti, ma sottovalutare la necessità di aumentare lo scontrino medio oltre che la ricorrenza degli acquisti.

Infatti, è più oneroso acquisire un nuovo cliente, che far spendere di più ad un cliente esistente, o invogliarlo ad acquistare di nuovo da noi.

Non di rado mi capita di osservare imprenditori che sono addirittura capaci di raddoppiare il fatturato, semplicemente aumentando i prezzi e la ricorrenza dei prodotti venduti ai propri clienti.

Nel momento in cui sarai in grado di trovare la quadra per aumentare i prezzi e la ricorrenza, avrai indubbiamente più margini che potrai utilizzare per investire per acquisire ancora più clienti.

Ecco perchè sin dal giorno zero, insieme a studiare quelle che sono le strategie per trovare nuove clienti, dovrai pensare subito alle strategie di pricing e di vendita ricorrente.

Aprire un eCommerce: conclusioni

Lo scopo di questo articolo, non è sicuramente quello di essere esaustivo.

Sono talmente tante le cose necessarie da sapere, che non basterebbe un solo articolo.

Tuttavia, lo scopo di questo articolo, è quello di darti una panoramica generale di quelle che sono le quattro cose principali sulla quale dovrai concentrarti nel momento in cui decidi di aprire un eCommerce, che ribadisco risultano essere:

  • Creare eCommerce
  • Portare traffico
  • Aumentare le conversioni
  • Aumentare il CLV

Quello che devi iniziare a fare adesso e iniziare, in ordine temporale come ti è stato elencato qui, ad approfondire ogni singolo argomento, di cui il web fortunatamente in questi giorni è pieno.

Per adesso ti saluto e ci vediamo nel prossimo articolo.

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